Ultimo aggiornamento il 24 Giugno 2019
In questo articolo parliamo del risveglio spirituale, dei postumi, degli effetti e dei falsi miti a riguardo – dal libro “Il Salto – La psicologia della spiritualità” di Steve Taylor.
In questo libro, selezionato da Eckhart Tolle per la sua personale collana di pubblicazioni, l’autore indaga i diversi tipi di risveglio, ci parla dei veri maestri spirituali, dei postumi e dei falsi miti da sfatare.
Sommario
Cos’è il risveglio spirituale
Sin dall’antichità, l’uomo ha percepito un bisogno di sperimentare uno stato dell’essere più ampio ed elevato di quello comune.
Nelle prime tradizioni si faceva uso di piante psichedeliche, rituali, digiuno, meditazione e varie pratiche spirituali per raggiungere questo stato di coscienza che trascende il normale stato di “addormentamento”.
In tutte le tradizioni spirituali del mondo, il “risveglio” è un passaggio fondamentale per uscire dalla visione duale della realtà e ritornare all’unità con il Tutto.
Mentre nello stato di addormentamento l’uomo vive una condizione di separazione e disconnessione, con ansia e insoddisfazione; nello stato di “risvegliato” l’uomo ha una consapevolezza completa della realtà e vive in una condizione di intenso benessere, con gioia e grande serenità.
Il risveglio spirituale non è una cosa fuori dal comune, impossibile da raggiungere, esclusiva solo di monaci o mistici. Piuttosto è un’esperienza che tutti possono fare e che può essere anche spontanea.
L’autore indica tre tipologie di risveglio spirituale: naturale, graduale e improvviso, ovvero:
- come un processo naturale e spontaneo
- attraverso un percorso spirituale
- in modo improvviso e inaspettato (ad esempio dopo un trauma).
Ora non tratteremo i vari tipi di risveglio – ti invito a leggere il libro – ma accenniamo solo ai postumi e agli effetti del risveglio.
I postumi del risveglio
Si potrebbe pensare che il risveglio rappresenti la fine di tutti i problemi, ma non è sempre così. Soprattutto nei casi di risveglio improvviso, si potrebbero presentare delle difficoltà dovute al repentino cambiamento.
Alcuni postumi post-risveglio possono essere:
- Confusione: anche se è pur vero che il risveglio è uno stato esperienziale nel quale si trascendono i concetti mentali, la conoscenza concettuale del risveglio è fondamentale.
Per questo se accade all’improvviso, una persona potrebbe non essere preparata e comprendere ciò che sta accadendo. - Rapporti difficili: anche se le persone risvegliate diventano più empatiche, compassionevoli e premurose, il cambiamento repentino che avviene in loro può generare negli altri incomprensione, generando difficoltà nei rapporti.
- Disturbi psicologici: dopo un risveglio improvviso la mente può venire sopraffatta da quella parte inconscia che prima era repressa ed ora emerge con pensieri visioni o altri contenuti mentali. Si potrebbero avere problemi di memoria, difficoltà di concentrazione e organizzazione, problemi a parlare.
- Problemi fisici: il risveglio comporta anche un risveglio energetico improvviso che causa un’alterazione dell’omeostasi e questo può causare problematiche come: spossatezza, dolori generici, inappetenza, insonnia.
Cosa significa essere svegli
Ora vediamo invece le caratteristiche comuni che presentano tipicamente le persone risvegliate. L’autore le suddivide in quattro categorie: percettive, emotive, concettuali e comportamentali.
Caratteristiche percettive:
- Percezione intensificata
- Maggiore presenza
- Consapevolezza della “presenza” o energia spirituale omnipervadente
- Senso di essere vivi, armonia e connessione
Caratteristiche emotive:
- Quiete interiore
- Trascendenza della separazione/senso di connessione
- Empatia e compassione
- Benessere
- Assenza o diminuzione della paura della morte
- Energia potenziata
- Sicurezza interiore
Caratteristiche concettuali e cognitive:
- Assenza dell’identità di gruppo
- Una prospettiva più ampia, una visione universale
- Un senso morale superiore
- Riconoscenza e curiosità
Caratteristiche comportamentali:
- Altruismo e partecipazione
- Godersi l’inattività: l’abilità di essere
- Oltre l’accumulo e l’attaccamento – non materialismo
- Autonomia: vivere in modo più autentico
- Relazioni migliori e più autentiche
11 miti da sfatare sul risveglio spirituale
Per concludere, parliamo dei malintesi e delle incomprensioni che si sono formate riguardo al risveglio spirituale.
In questo libro sulla psicologia della spiritualità, l’autore riassume in questi undici punti i miti da sfatare sul risveglio spirituale:
- Il risveglio è eccezionale e straordinario
- Non è possibile vivere in uno stato di risveglio continuo.
- O sei illuminato o non lo sei, non c’è via di mezzo.
- Il risveglio è il punto di arrivo, è il culmine della nostra crescita.
- Le persone risvegliate vivono in uno stato continuo di gioia e pace, senza sofferenza e difficoltà.
- Gli individui risvegliati sono incapaci di comportamenti scorretti
- Gli individui risvegliati sono distaccati dal mondo. Diventano indifferenti alle cose terrene e pensano che il mondo debba rimanere così com’è e non si debba interferire.
- Gli individui risvegliati o i mistici sono passivi e inattivi. Stanno solo seduti tutti il giorno a meditare, immersi nella loro beatitudine.
- Nel risveglio il mondo si rivela essere un’illusione
- Nel risveglio, il sé personale scompare. “Non c’è nessuno lì”. Il risveglio di assenza di sé personale.
- Non puoi sforzarti di svegliarti
Risorse utili
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una cosa vorrei sapere. da quel che ho capito dai falsi miti di può stare in uno stato di risveglio per svariato tempo.
?
come si fa a contattare e capire di parlare col proprio sé? (forse lo si fa anche senza accorgersene, è possibile?)
mi capita di stare su un altalena un giorno sono entusiasta un giorno è come se morisse qualcosa dentro e non riesco a capirlo. (la seconda specialmente)
o è la così detta notte buia dell’anima?
Ciao Sasha, non so se sia la notta oscura dell’anima, ma puoi guardare l’intervista ad Alice Grace che parla proprio di questa particolare condizione: https://www.visioneolistica.it/notte-oscura-anima/
Per “parlare” col proprio Sé posso consigliarti la lettura di questo articolo https://www.visioneolistica.it/allinearsi-alla-frequenza-dellanima/
Grazie per questo articolo. Non ho letto il libro, ma stando all’esperienza di Risveglio che vivo da alcuni anni e da molte fonti che mi ispirano devo fermamente dissentire dal punto 10, almeno così posto. “Nel risveglio, il sé personale scompare”: questo non è un falso mito, ma condizione indispensabile, anzi è il Risveglio stesso. La persona è puro costrutto di idee su di sé agganciate a un corpo, esperienze, significati e proiezioni. Non esiste come entità. E’ proprio questa scoperta rivoluzionaria che permette la liberazione del Sé, coscienza infinita, oltre l’illusione del gioco mentale di personaggi e significati. Restano le inclinazioni individuali, della forma specifica e unica in cui la coscienza si incarna, ma l’identità di persona svanisce e, in stadi ancora più evoluti, potenzialmente sparisce anche l’identificazione in un soggetto. Si passa da io-persona a io-coscienza a Coscienza dell’Uno (Illuminazione). Finché c’è un io-persona, una sorta di super-ego in cui ci identifichiamo, siamo ancora nella narrazione mentale, nella proiezione. E’ questa, la grande sfida: perdere anche quell’ego che ancora si dibatte e accettare che non esistiamo come persone. Ma questa è anche una indescrivibile liberazione. Grazie ancora, namastè.
Grazie a te. Namastè.