La solitudine non è una condizione esteriore, non significa che non hai amici o non sei sociale. Il senso di solitudine è uno stato interiore, apparentemente triste, ma che ci aiuta a crescere anche se ne abbiamo una terribile paura.
La solitudine è per lo Spirito, ciò che il cibo è per il corpo.
Seneca
In questa frase c’è racchiuso il succo del discorso, la solitudine è necessaria alla nostra parte spirituale, come il cibo lo è per il corpo.
E’ una solitudine che riguarda la ricerca di un silenzio interiore, che ci permette di riconnetterci con la nostra anima. Quella condizione che ci permette di ri-trovare quel (apparente) vuoto che è il tempio della nostra pace interiore.
E’ una solitudine che scegliamo consapevolmente, una condizione di cui abbiamo bisogno.
Il problema si presenta quando subiamo la condizione di solitudine e non la accettiamo.
La sofferenza che nasce da questo deriva dal fatto che siamo dominati dall’idea che ci facciamo sulla solitudine, che ci fa sentire lontani e separati da tutto e da tutti, in una condizione di distacco che può portare ad apatia e depressione.
Se riusciamo invece a vivere questo stato in maniera diversa, ecco che la solitudine diventa nostra amica. Come prima cosa va accolta e accettata.
Il segreto è non avere paura della solitudine e non scappare. Se fai caso e osservi, noterai che è più la paura di essere o restare soli a spaventarci, più che la solitudine in sé.
In secondo luogo, possiamo osservare come la solitudine non crea nessun problema, ma piuttosto è il nostro modo di vederla e di viverla che ci fa soffrire. E’ l’idea che ci facciamo riguardo all’essere soli o la condizione di sentirci isolati che crea sofferenza e paura.
Dobbiamo iniziare ad accettare il fatto che la solitudine fa parte della vita e che, come tutto ciò che viviamo, la stiamo creando per ritrovare noi stessi. Ci avevi pensato?
Infatti imparare a stare da soli (che non significa essere soli) è importante per sviluppare la propria libertà e crescere interiormente.
Stare bene con se stessi è fondamentale per un buon equilibrio interiore, per cui occorre un percorso che ci permetta di stare bene con noi stessi.
D’altronde per stare bene con gli altri bisogna prima stare bene con se stessi (che è una delle cose più difficili da fare).
Dopotutto, è sempre possibile cambiare la propria condizione, visto che è conseguenza dei nostri processi interiori e dei nostri pensieri.
Il cambiamento avviene sempre prima interiormente.
Quindi la solitudine è una condizione ideale per fare un bel lavoro su di sé. Tant’è che le anime più antiche o coloro che intraprendono un percorso spirituale, spesso avvertono il bisogno di ritirarsi in solitudine, proprio per vivere maggiormente la dimensione spirituale.
Tra l’altro, studi scientifici hanno constatato che le persone più intelligenti e creative sono quelle che vivono più in modo appartato e ritirato! Tanto è vero che chi ha una vita più solitaria riesce a sviluppare più talento e una mente più brillante.
Per cui, trovare nella propria vita degli spazi in cui poter coltivare la presenza, il ritiro, la meditazione è importante, ma questo non significa essere soli, distaccati dal mondo o addirittura meno felici.
La solitudine non è una condizione infelice, piuttosto ci permette di ritrovare il luogo dove la vera felicità nasce.
D’altronde la felicità non dipende dall’esterno, da ciò che succede, da quello che possiedi o dalle persone della tua vita!
Per cui se stai soffrendo di solitudine, puoi cercare di trasformare questa condizione “apparentemente” spiacevole in una occasione per riconnetterti alla tua parte più profonda.
Al contrario, se ti “riempi” la vita perché hai paura di stare da solo/a, potresti accogliere invece momenti di solitudine per creare il silenzio interiore che ti permetterà di accedere a quello spazio sacro dentro di te da dove tutto nasce: la gioia, la felicità, la pace.
La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.
Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.
Carl Gustav Jung
PS: Ricorda che comunque sia, non sarai mai solo/a. Il mondo dello Spirito è sempre presente!
Risorse utili
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Felici in 5 Passi Sconfiggi la delusione, la tristezza, l’ansia, la solitudine Neale Donald Walsch Compralo su il Giardino dei Libri |
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