Ultimo aggiornamento il 25 Aprile 2023
In questo articolo parliamo della ghiandola pineale (o terzo occhio) e perché è così importante la sua funzione, dal punto di vista biologico e spirituale.
Sommario
La ghiandola pineale (o il terzo occhio)
Chiamata anche “terzo occhio”, la ghiandola pineale (o epifisi) è una ghiandola endocrina situata al centro del cervello, è considerata la sede dello Spirito e produce una particolare molecola chiamata DMT.
La ghiandola pineale è conosciuta da tempi antichissimi, tra i primi a descriverla fu Galeno che descrisse la sua forma come quella di una piccola pigna (da cui il nome).
Grande poco più di una nocciola quando sviluppata, la ghiandola pineale è visibile nel feto dalla settima settimana, che coincide, secondo la tradizione tibetana, con la migrazione dell’anima nel corpo.
La conoscenza della ghiandola pineale e l’associazione con il cosiddetto “terzo occhio” (l’occhio che tutto vede) risale a tempi molto antichi e possiamo trovarne rappresentazione in varie culture nel corso della storia umana.
Ti sarà capitato di osservarla in alcune immagini, come l’occhio di Rha degli antichi egizi (che rappresenta proprio l’epifisi nella sezione del cervello), oppure vederla rappresentata in opere architettoniche spirituali (come la “pigna” del Vaticano), negli antichi reperti come quelli degli Anunnaki o nelle rappresentazioni del Buddha.
Ecco le molteplici rappresentazioni del “terzo occhio” in tutte le tradizioni spirituali ed esoteriche.
Una domanda nasce spontanea: perché la ghiandola pineale viene rappresentata in modo così evidente in tantissime culture nella storia dei tempi? Forse è un’informazione importante da tramandare? Forse rappresenta la connessione tra il mondo visibile e quello invisibile?
Le funzioni delle ghiandola pineale
Tra le tantissime funzioni della ghiandola pineale, dal punto di vista biologico, una tra le più importanti è la produzione di melatonina, un ormone neuro-trasmettitore che ha lo scopo principale di regolare il ritmo cicardiano, ovvero le fasi del sonno e della veglia.
La melatonina viene sintetizzata da due sostanze: il triptofano e la serotonina. Quest’ultima è un neuro-trasmettitore impiegato nella regolazione della temperatura del corpo, del senso di fame/sazietà e dell’umore, infatti è soprannominata anche “l’ormone della felicità”.
Recenti studi hanno dimostrato come la melatonina sia estremamente importante per la salvaguardia della ghiandola pineale, che a sua volta è strettamente collegata alla durata della nostra vita. Quindi la salute di questa ghiandola ci permette di vivere più a lungo!
Tuttavia, l’aspetto ancora più interessante della ghiandola pineale è la produzione della DMT (Dimetiltriptamina), un neurotrasmettitore chiamato anche “la molecola di Dio” che ha particolari funzioni legate principalmente al “collegamento” tra il corpo e lo Spirito.
Studi scientifici hanno dimostrato come l’epifisi secerne spontaneamente grandi quantità di DMT in due particolari momenti della vita: la nascita e la morte (e anche durante le esperienze di premorte).
Questo a dimostrazione del fatto che la DMT fa da “ponte” tra il corpo fisico e il mondo spirituale.
In alcune persone, anche durante il sonno, la ghiandola pineale secerne una sufficiente quantità di DMT, tale da rendere possibili esperienze particolari come i sogni lucidi o i viaggi astrali.
In poche parole la ghiandola pineale permette il collegamento con il mondo invisibile, il mondo dello Spirito. Argomento che gli sciamani conoscono molto bene, avrai sentito parlare dei rituali con l’Ayahuasca, un infuso a base di piante utilizzato nelle cerimonie sciamaniche per indurre stati di coscienza alterati, il cui principio attivo è proprio la DMT.
Il “terzo occhio” (o sesto chakra)
Dal punto di vista esoterico/spirituale, la ghiandola pineale rappresenta il famoso “terzo occhio”, ovvero l’occhio dell’Anima. L’occhio che è in grado di vedere la realtà, che non è quella che appare ai nostri occhi fisici ma quella più “sottile”, celata dal cosiddetto “velo di maya”.
Il terzo occhio è in grado di farci “vedere” l’invisibile, permette per così dire, di vedere al-di-là della vista ordinaria, di percepire quel 95% della realtà che gli occhi umani non percepiscono (sembra infatti che la percezione dei sensi ordinari sia limitata al solo 5% di ciò che esiste).
Il terzo occhio, nell’antica tradizione induista e buddista, corrisponde con il sesto chakra (Ajna) situato al centro della fronte tra le sopracciglia. Questo centro rappresenta l’occhio interiore, in grado di percepire la realtà oltre la visione ordinaria, è la porta della chiaroveggenza e della visione superiore.
Il terzo occhio è la connessione con la propria mente intuitiva, con il Sé Superiore, con la propria Anima.
Addirittura Cartesio sosteneva che la ghiandola pineale fosse proprio la sede della coscienza: nel suo libro “Le passioni dell’anima” descrive il ruolo della ghiandola pineale, appunto, come la sede principale dell’anima, nella quale la “res extensa” si unisce alla “res cogitans”.
Comunque, in tutte le tradizioni spirituali, la “visione” del terzo occhio ha un ruolo fondamentale nella connessione dello Spirito con l’uomo. Esso ci permette infatti di entrare nel mondo del “non materiale”, dell’apparentemente invisibile attraverso la percezione extra-sensoriale, per portarci conoscenza, profonda consapevolezza e di “guidare” la nostra esistenza.
Per questo è importante mantenerla attiva e in uno stato funzionale.
Decalcificare la ghiandola pineale
Il problema principale che riguarda la ghiandola pineale è rappresentato dalla sua calcificazione in età adulta. Infatti con il passare del tempo, questa tende ad atrofizzarsi, perdendo così la sua funzionalità.
Cosa possiamo fare per contrastare questo processo e mantenere in funzione la ghiandola pineale?
Per decalcificare la ghiandola pineale, come prima cosa possiamo eliminare le sostanze che tendono ad accrescere la calcificazione e secondariamente utilizzare integratori naturali che ne favoriscono la decalcificazione.
Innanzi tutto occorre eliminare il fluoro che è uno degli elementi che tende a velocizzare questo processo: quindi occorre eliminare gli alimenti e i prodotti come i dentifrici e i collutori, chewingum, bibite gassate e in generale tutti i prodotti che contengono fluoruro (compresi molti tipi di acqua) poiché il fluoruro è una neurotossina.
Allo stesso tempo possiamo disintossicare il nostro organismo e assumere sostanze che favoriscano la decalcificazione della ghiandola pineale.
Possiamo utilizzare, ad esempio, la spirulina e la zeolite per drenare l’organismo dai metalli pesanti e assumere prodotti erboristici o preparati a base di triptofano per stimolare la funzionalità dell’epifisi.
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“Aprire” il terzo occhio
Voglio premettere che è bene non forzare il percorso della propria anima, quindi consiglio sempre di ascoltarsi profondamente e di fare queste attività con consapevolezza.
Stimolare il i centri energetici (come risvegliare la kundalini) senza consapevolezza potrebbe essere pericoloso e creare problemi di difficile gestione.
Anche se “ciò che accade è sempre perfetto”, è bene fare queste pratiche quando ci si sente pronti e guidati da un maestro.
Sappi infatti che l’apertura del terzo occhio non ti cambierà la vita e non avrà gli effetti sorprendenti che forse ti aspetti, oltretutto non è corretto parlare di “apertura” poichè (come tutti i chakra) è già attivo, quindi possiamo solo stimolarne la funzionalità e fornirgli maggiore energia.
Qui non vogliamo consigliare pratiche “new age” fini a se stesse ma eventualmente lasciare consigli alle anime in cammino nella propria ricerca interiore. Per cui, se il tuo intento è quello di sviluppare facoltà “superiori” dettate da scopi egoici, forse rimarrai deluso.
Se invece il tuo intento è quello di approfondire una vista “superiore” che possa permetterti di guardare più in profondità, allora potrebbe esserti utile conoscere alcune semplici pratiche per stimolare la funzionalità della ghiandola pineale.
Ricorda però che prima di arrivare a lavorare sui chakra superiori (5°, 6° e 7° chakra), occorre aver integrato quelli inferiori (dal 1° al 3°).
Tecniche e pratiche
Una volta seguiti gli accorgimenti suggeriti per la decalcificazione della ghiandola pineale, possiamo praticare alcune di queste attività per favorire appunto l’apertura del terzo occhio:
- Meditazione e mudra: esistono alcuni tipi di meditazione e mudra che possono essere funzionali per stimolare il terzo occhio;
- Sole: l’esposizione alla luce solare stimola la produzione di serotonina, che è un’attivatore della melatonina prodotta dalla pineale. Una delle attività che puoi provare è il Sun Gazing (l’antica pratica di osservare il sole);
- Risate, sesso e amore: queste sono le attività che maggiormente permettono al nostro organismo di produrre naturalmente ormoni e neurotrasmettitori che stimolano la funzionalità della ghiandola pineale;
- Rimedi sciamanici: esistono molti rimedi sciamanici come ad esempio la Sananga (v. Sananga Eye Drops), un collirio estratto da una pianta amazzonica, che puoi utilizzare per la decalcificazione e la stimolazione della pineale;
- Frequenze: i binaural beats (o suoni binaurali) sono un particolare tipo di suoni con determinate frequenze che possono stimolare l’attivazione del terzo occhio (possono essere ascoltati anche durante la meditazione).
Un ultimo consiglio prezioso
Infine voglio sottolineare che integrare la melatonina è un eccellente rimedio che permette alla ghiandola pineale di svolgere tutte le sue altre funzioni. Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato come la ghiandola pineale sia strettamente correlata ad una vita più longeva.
Ti lascio con una playlist video per approfondire gli argomenti trattati.
Risorse utili
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Il Terzo Occhio Viaggio alla ricerca della consapevolezza Lobsang Rampa Compralo su il Giardino dei Libri |
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Ciao, scrivo qui per condividere la mia storia.
È da quando ho 15 anni che “raramente” sento o vedo delle immagini nella mia testa, al inizio pensavo di star impazzendo come nei film sugli ospedali psichiatrici. Finché dopo un po di tempo io e due miei amici ci siamo messi a giocare a care. In quel momento che tutti e tre eravamo seduti mi è arrivata un immagine in mente come se loro stessero ancora giocando ma con le carte rivolte verso di me e io potevo vederle, il fatto sta che chiedo ai miei amici se loro avessero effettivamente quelle carte e loro due confusi e perplessi di come avessi fatto a sapere che carte avessero in mano senza guardarle, così mi confermano che le carte che ho visto erano proprio quelle. In quella giornata ero un po gasato per averle indovinate tutte e poi mi sono messo ad azzeccare le somme dei dadi. Passano i giorni e queste immagini riappaiono, in una di questa immagini ho visto un post annunciare la morte della regina Elisabetta e sono riuscito anche ad indovinare entro quanti anni sarebbe deceduta “infatti a le uniche persone a cui glie l’ ho detto a distanza di anni sono rimasti scioccati”. Passa qualche mese ed io e un mio amico siamo usciti al bar a berci qualcosa, tornando a casa alla sera ci accorgiamo che la luna era rossa “è stata la mia prima volta che sono riuscito a vedere bene la una rossa”, e in quel momento in cui mi metto a fissare la luna mi arriva un altra immagine. Questa volta era una sorta di video durato 2 secondi, le strade vuote, locali vuoti, supermercati svuotati ed un conteggio che aumentava a dismisura e in più ho visto una specie di futuro prossimo in cui la gente avrà paura di uscire di casa e manderà dei robot a lavorare, ma ci sarà anche la gente povera che andrà a lavorare con le proprie mani. Adesso ho 24 anni e sono 2 anni che non mi venivano più queste sorte di immagini. Fatto sta che oggi sono uscito per andare a fare la spesa e come salgo in macchina mi viene tipo in immagine sgranata in mente come se vosse un incidente, io ovviamente ho fatto attenzione a quello che il mio “terzo occhio” mi voleva dire, in fatti sono uscito 30 minuti dopo e lungo la strada per andare a fare la spesa c’era un incidente. Con questo credo che il terzo occhio esista ma ben pochi sanno usarlo e quasi nessuno sa come usarlo. Spero che questo mio racconto vi faccia riflettere a quanto sia potente la mente umana.
Buonasera, da tanti anni ho periodi in cui vedendo una persona anche non conosciuta riesco a sentirla internamente e anche se ha problematiche di salute.
Non lo dico apertamente a nessuno e ci scherzo sopra.
Mia madre anche lei aveva queste sensazioni ma molto collegate ai sogni.
Tanti anni fa mentre eravamo a tavola un sacerdote , che all’epoca stava al santuario di San vittorino, accanto a me senza un motivo mi guardò improvvisamente e mi disse che avevo il terzo occhio. Per anni non ci ho mai pensato. Volevo condividere queste strane sensazioni
Giancarlo
Ciao Giancarlo, grazie per la tua condivisione. In alcune persone la ghiandola pineale è più attiva (e/o più sviluppata) e quindi hanno – per così dire – il terzo occhio più aperto. Sicuramente questo permette una maggiore emaptia e una visione profonda. Puoi imparare a coltivare questa tua sensibilità e ad usarla consapevolmente. Namastè!
Grazie per questo articolo, l’ho letto con molto piacere. L’unica cosa che mi dispiace è che spesso quando si parla di queste cose, non si spiega abbastanza bene quando sia necessario essere “radicati” per fare certi percorsi. Ci sono persone delicate dal punto di vista psichico, e un lavoro di questo tipo può essere rischioso. Nella mia breve esperienza ho notato come molte persone particolarmente sensibili siano portate per la ricerca dell’invisibile e allo stesso tempo più soggette a disturbi dell’umore e simili. Non so se è nato prima l’uovo o la gallina. Io spero solo in un mondo più integrato in cui visione olistica e scientifica potranno comunicare sempre meglio.
Grazie Marica, condivido la tua osservazione. C’è bisogno di consapevolezza e di corretta informazione. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio
Semplicemente meraviglioso leggere ed approfondire questi argomenti.grazie
Grazie a te Stefania!
Ciao Simone, ho letto ora il tuo articolo e lo trovo molto stimolante oltre a interessante. Devo dire che questa ghiandola e’ stata la mia rovina, non trovo piu’ pace da oltre 25 anni. Si puo’ dire che non vivo piu’ una vita terrena ma spirituale, non passa giorno che io non debba trovarmi nell’altra dimensione, trovare oggetti scomparsi e comunicare a persone che non conosco scovandole su fb o internet, cio’ che vedo e sento. Questa ghiandola non dovrebbe esistere e’ una condanna. Non l’ho mai cercata e’ arrivata senza invito e ti assicuro che non e’ una vita facile.
Ciao Laura, ti capisco…immagino non sia facile, tuttavia credo che questo sia un dono e come tale dovresti considerarlo. Sono certo troverai il modo per metterlo con gioia al servizio degli altri. Grazie per la tua condivisione! Ti auguro il meglio. Una abbraccio.
Bene parlare a cosa serve come ampliare invece se viene tolta causa tumore uno cosa deve fare sarebbe interessante sapere questo
Ciao Doriana, credo che l’organismo tenti di compensare le funzioni della ghiandola che non c’è più, ma non saprei cosa suggerirti di preciso se non uno stile di vita sano. Ti posso chiedere che problemi hai avuto dopo la rimozione della ghiandola? Comunque se mi scrivi in privato, posso darti il contatto di un bravo medico olistico con il quale parlare.
Penso che ghiandola pineale sia, collegata al VII chakra, o “della corona”, più che al terzo occhio. Ipofisi infatti è la ghiandola sotto all’epifesi, così come il sesto chakra è sotto al chakra della corona. Funzione di Ipofisi è secernere, nel ciclo tiroide/surrene, molecole inerenti gli stati di eustress o distress e dunque molecole ancora connesse alla dualità, così come dovrebbe essere la visione ampliata del terzo occhio, che aumenta la percezione sensoriale al così detto VI senso, normalmente ipotrofico.
Ciao alberto, grazie per il tuo contributo. In effetti ho potuto constatare che in alcune tradizioni la ghiandola pineale è associata al sesto chakra, in altre al settimo.
Ciao Simone, sono Cecilia e ho appena letto il tuo articolo. Io non ho la ghiandola pineale perché mi è stata tolta da bambina per un tumore. Ho perso il mio compagno di vita pochi mesi fa ed ho avuto piccole esperienze OBE e ho visto e sentito parecchio. Com’è possibile se non possiedo più questa ghiandola? Inoltre ho segnali da parte del mondo invisibile da molto tempo … pratico Reiki ed ho molte percezioni energetiche nonostante non abbia più la ghiandola pineale. Nessuno sa darmi maggiori info in merito. Qual è la tua opinione?
Ciao Cecilia, è interessante la tua esperienza. Non saprei darti una risposta certa, ma penso che la nostra essenza (l’anima) può entrare in contatto con il mondo dello Spirito a prescindere dalla DMT prodotta dalla ghiandola pineale (che è comunque collegata a questo). Quindi, essendo profondamente in contatto con la tua anima riesci ad avere questa maggiore connessione con il mondo invisibile, o magari il tuo corpo riesce a produrre DMT ugualmente, questo non lo so. Il terzo occhio (o sesto chakra) è comunque un centro energetico e penso che se è sviluppato ti permette appunto di “vedere al di là”, a prescindere dalla chimica del corpo.
Io penso semplicemente che l’assenza della ghiandola abbia spalancato la porta, come un rubinetto rotto che butta sempre acqua, forse hai perso la regolazione… 😍