Ultimo aggiornamento il 24 Giugno 2022
In questo articolo parliamo di un argomento interessante, tratto dal libro “La natura Karmica della malattia” di Sergio Audasso – Uno Editori.
L’autore ci invita a riconoscere il messaggio dell’anima per evolvere e guarire, attraverso i principi universali della psicosofia karmica per comprendere i sintomi e la natura dei disturbi del corpo e dell’anima.
Come funziona il pensiero e come è correlato alle funzionalità del corpo? È possibile riattivare il proprio benessere? La predisposizione a certe malattie è legata alle leggi Karmiche? È possibile agire sulla nostra salute?
Premessa
Sappiamo che per la scienza ufficiale, l’uomo viene definito come un insieme di elementi strutturati e organizzati.
Questi elementi sono rappresentati dalle cellule, dagli organi e dai vari apparati e sistemi che, grazie alla loro attività funzionale concorrono, quando sono in un perfetto equilibrio, detto omeostasi, al mantenimento della salute.
Questa visione materialistica della struttura umana si limita al prendere in considerazione solo l’aspetto più grossolano e denso cioè: il corpo fisico.
Per nostra fortuna da qualche anno si è aperta una nuova area di studio: la psico-neuro-endocrino-immunologia. Questa area di studio vede l’uomo come un insieme olistico di interazioni e reazioni legate le une con le altre.
Un pensiero può agire su apparati, organi e sistemi al pari di un batterio o un virus.
Tuttavia sempre più peso assume l’idea di una componente emozionale quale causa primaria di molti stati di alterazione delle funzioni interne.
La struttura dell’essere umano non è composta solo dal corpo fisico ma anche da un corpo eterico, un corpo astrale, un corpo mentale.
Sommario
I corpi sottili
• Il corpo ETERICO è formato da una materia invisibile. Questo corpo è, come ormai sappiamo, il mezzo attraverso il quale scorrono le varie onde energetiche mediate dai sensi, dalla natura dei pensieri e, soprattutto, dalla intensità delle emozioni provenienti dal corpo astrale, per poter influire nel e sul corpo fisico.
• Il corpo ASTRALE, o corpo del desiderio, o anche campo di respirazione, si presenta composto di materia ancora più sottile. Una materia avente una vibrazione più alta rispetto a quella del corpo eterico. Nel corpo astrale albergano le idee forza dei desideri, dei sentimenti, delle emozioni provate da ognuno di noi. Il corpo astrale influenza il corpo fisico mediante il corpo eterico.
• Il corpo MENTALE possiede una vibrazione molto alta. Supera di molto quella del corpo astrale. Ecco perché ogni espressione di forza-idea-pensiero, essendo di natura vibratoria così alta, riesce a creare uno stato particolare, forza luce/fuoco magnetica nel corpo astrale in piena concordanza con la natura del pensiero, anche se questo può essere di natura inconscia. Questo fuoco di natura astrale si lega con l’Io penso presente nella testa. Qui, in questo nucleo, risiede l’essenza più profonda della nostra coscienza.
La coscienza
Cos’è la coscienza? A grandi linee si può definire coscienza il luogo nel quale convergono l’insieme delle informazioni di tutti i corpi sottili.
Grazie a questo, definisce il senso di separazione dagli altri e dell’essere un unicum specifico. Non solo. L’insieme degli scambi di energia e di informazioni varie definiscono e costituiscono l’idea di sé.
La forza di fuoco creata dallo stato di coscienza ci fa dire con enfasi: “Io sono fatto così”. Il pensiero così prodotto, per potersi esprimere a pieno, utilizza sia il fluido dell’anima – con il nome di fluido astrale della coscienza – sia il fluido nervoso, entrambi strettamente correlati al sistema nervoso centrale.
Il corpo del desiderio si esprime mediante il fluido dell’anima con il nome di fluido del fuoco del serpente. È strettamente correlato alla struttura ossea, con influenza su alcuni aspetti del sistema endocrino.
Il corpo vitale si esprime mediante il fluido ormonale, il quale – e si comprende bene – è strettamente correlato al sistema endocrino.
Il corpo fisico si esprime nel e per il tramite del fluido del sangue nel quale convergono tutti i fluidi.
Detto questo, si può affermare che il corpo in sé non è né malato né sano, in esso si esprimono semplicemente le informazioni della coscienza.
La malattia è un messaggio
La malattia, il disagio, le difficoltà ci inviano proprio questo messaggio: cambia il tuo stato di coscienza! Cambia il tuo stato nel volere, nel sentire, nel fare, nell’essere te.
A ben vedere, ogni manifestazione che si presenta nel corpo è la manifestazione di uno stato di coscienza.
L’elaborazione di uno stimolo che passa attraverso il corpo mentale, il corpo astrale, l’eterico e poi il fisico ne è la prova.
La coscienza usa il dolore per trasmetterci un segnale. Mandarci un messaggio. Il corpo eterico è il mediatore di questi messaggi.
Ecco cosa ci dicono la malattia o il disagio. Ci mettono di fronte alla scelta di dover CAMBIARE IL NOSTRO STATO DI VITA. Senza se e senza ma.
La localizzazione del sintomo, con la conseguente sua interpretazione, ci fornisce dati inequivocabili in merito a quanto la coscienza sta cercando di comunicarci.
L’intensità del dolore determina la sottolineatura del messaggio. Quando la coscienza ci urla contro, il dolore e il disagio sono più intensi.
E qui è doverosa una domanda: Se ci spingiamo alla guarigione ed evitiamo il cambiamento, cosa accadrà? Se sopprimiamo solo i sintomi con la farmacopea moderna, togliamo sì il dolore, ma la coscienza continuerà a chiedere di essere ascoltata.
E quale ne sarà il risultato? La coscienza troverà un altro modo per farsi ascoltare. Si rivolgerà verso un altro sistema o organo o apparato. Quello che prima era solo un piccolo problema diviene poi una manifestazione cronica.
A quel punto è facile dare la colpa al karma o al destino o alle circostanze. In effetti siamo stati noi per primi a divenire sordi ai richiami della coscienza.
Iniziare un dialogo vero con la coscienza si può. È possibile. Uscire dall’uso smodato del perché proprio a me? Perché mi è successo questo?
Ed entrare nell’affinché. Le domande giuste sono:
• Mi è accaduto questo affinché COMPRENDESSI che cosa della mia vita attuale?
• A cosa devo portare ATTENZIONE nella mia vita di adesso affinché possa tornare a occuparmi del mio presente?
Ricordiamoci una verità assoluta: ciò che accade oggi è la somma di miriadi di azioni eseguite oppure omesse del passato. Serve a ben poco ricercare l’azione omessa o compiuta.
Serve capire cosa si può fare oggi con gli strumenti di oggi rispetto alla situazione presente.
La consapevolezza della malattia porta alla guarigione.
Risorse utili
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