Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2019
In questo articolo parliamo del viaggio fuori dal corpo, il cosiddetto “viaggio astrale”, con una guida pratica tratta dal libro “Fuori dal corpo” di Anne Givaudan.
Premessa
Tutti quanti viaggiamo in altre dimensioni fuori del corpo fisico, tuttavia solo una piccola percentuale ne è consapevole.
Le esperienze fuori dal corpo (OBE – Out of Body Experience) o il viaggio astrale sono fenomeni più comuni di quello che si crede, infatti ogni notte tutti quanti usciamo dal corpo. Il fatto è che non ne siamo consapevoli o al massimo ne ricordiamo vagamente l’esperienza attraverso il sogno.
Per poter comprendere che cosa sia un viaggio astrale dobbiamo parlare prima del corpo astrale.
Il corpo astrale è uno dei nostri sette corpi, all’interno del quale si trovano il corpo mentale e spirituale di cui siamo composti.
Il corpo fisico non è altro che un guscio, un contenitore, anche se certamente importantissimo poiché ci permette di vivere l’esperienza terrena.
Il corpo astrale avvolge il corpo fisico e riflette l’ego e la personalità; ha una aurea continuamente in movimento poiché varia con il variare delle emozioni.
Dal momento che il corpo astrale è un corpo emozionale, è fondamentale imparare a gestire bene le emozioni prima di affrontare un viaggio astrale, che sia un viaggio consapevole o meno.
Sommario
Il viaggio astrale
Potremmo dire che il viaggio astrale è il proseguimento dell’uscita dal corpo, in un viaggio che ha luogo su altri piani di coscienza, anche diversi dal piano materiale in cui viviamo.
Il viaggio astrale è un mezzo di conoscenza di molti piani diversi, ma in nessun caso può essere un’esperienza fine a se stessa.
In un viaggio astrale è possibile viaggiare in questa o in altre dimensioni, sulla Terra ma anche in altri pianeti. E’ un’esperienza molto potente da non prendere alla leggera.
Le capacità necessarie per fare un viaggio astrale
Non esistono effettivamente delle capacità particolari per poter fare un viaggio astrale, tuttavia è bene avere alcuni atteggiamenti indispensabili per affrontarlo nelle migliori condizioni:
- Credere che sia possibile: il primo passo per permettervi di fare questa esperienza e crederlo possibile, la mente e i pensieri sono determinanti e ci condizionano continuamente.
- Avere solide radici: occorre essere presenti e radicati per poter prendere solidamente il “volo”.
- Amare la vita terrena: il viaggio astrale non è una via di fuga dall’inadeguatezza della vita terrena, non è possibile marinare la scuola della Terra!
- Avere pensieri elevati: i pensieri influenzano anche i piani sottili, se i pensieri non sono elevati è possibile finire in zone poco piacevoli, nelle quali verranno riflessi i pensieri e le emozioni presenti dentro di noi.
- Avere pazienza e fiducia: occorre molta pazienza per imparare ad uscire dal corpo e a padroneggiare il viaggio, e al tempo stesso avere fiducia verso la vita e di ciò che ha in programma per noi.
Le controindicazioni per il viaggio
Anche se non occorre avere requisiti particolari, il viaggio astrale è sconsigliato per alcune tipologie di persone:
- persone psicologicamente fragili
- persone paurose
- persone che sono in fuga dai loro problemi e dalla Terra
- persone dipendenti da sostanze
Come abbiamo già detto, il viaggio astrale non è una fuga dai problemi terreni, ne un’esperienza da sottovalutare. E’ importante comprendere che le emozioni negative come la paura, la tristezza o problematiche interiori irrisolte come la depressione o le dipendenze, portano il viaggiatore in zone poco piacevoli con il rischio che il viaggio sia pessimo e il rientro nel corpo altrettanto sgradevole.
Può essere pericoloso un viaggio astrale?
Si, se l’esperienza non è fatta consapevolmente e con l’uso di droghe, è possibile addirittura non riuscire a rientrare più nel corpo fisico.
Tecniche per uscire dal corpo
L’uscita dal corpo può avvenire anche in modo spontaneo o in particolari condizioni (come le esperienze di premorte), tuttavia è possibile imparare a farlo consapevolmente.
Vediamo quali sono i passi necessari per un’uscita cosciente del corpo fisico:
- Acquietare la mente – il primo passo è quello di eliminare il continuo brusio mentale. Occorre una mente calma e sgombra dai pensieri. Può essere utile praticare yoga e meditazione per ancorarsi nel qui e ora.
- Non sentire più il corpo fisico – una volta pacificata la mente, occorre rilassare il corpo profondamente fino a non sentirlo più. Trova un luogo tranquillo, possibilmente assumi una posizione sdraiata e rilassati profondamente. Puoi utilizzare anche alcune tecniche, come le meditazioni guidate specifiche che ti permettono di rilassare velocemente il corpo.
- Visualizzare con precisione e durevolmente – a questo punto occorre usare la visualizzazione e proiettarsi mentalmente fuori dal corpo. E’ necessario visualizzare per alcuni minuti la scena, ad esempio vedersi sopra l’armadio della camera o sul soffitto mentre contempliamo il nostro corpo fisico dall’alto.
Rientrare nel corpo
Quando usciamo dal corpo fisico per un viaggio astrale, il collegamento con esso avviene per mezzo di un “cordone sottile”.
Dopo circa tre ore dall’uscita dal corpo fisico, questo perde vitalità e ha bisogno di riunirsi agli altri corpi sottili. In quel momento si avverte una fitta all’addome, è l’ora di rientrare, lasciandosi risucchiare più o meno velocemente dal corpo fisico.
Se il rientro avviene in modo brusco si rischia di rientrare solo “a metà”, una sensazione fastidiosissima. Per cui bisognerà riaddormentarci affinché i vari corpi tornino ad incapsularsi l’uno sull’altro in modo armonioso.
A volte invece capita di rientrare rapidamente e facilmente nel corpo fisico, ma perdendo lucidità per un attimo; allora si dimentica una parte di quello che si è fatto durante il viaggio.
L’autrice racconta come nei suoi primi mesi di viaggi astrali, la cosa più difficoltosa fosse proprio il ritorno: “avevo la terribile sensazione di dovermi rinfilare dentro una guaina o un abito troppo stretto che mi faceva sentire a disagio”. Questo fino a quando comprese che invece doveva onorare il corpo fisico, poiché è proprio grazie a quello che poteva vivere nel mondo fisico.
E’ dunque importante amare la nostra incarnazione perché è un elemento essenziale per evitare di restare sempre sospesi tra i due mondi.
Risorse utili
Anne Givaudan, in questo libro ci racconta molti dettagli dei viaggi astrali che lei ha fatto nel corso di tanti anni: i luoghi, le sensazioni, le entità, le trappole, le guide e tutto quello che c’è da sapere su queste incredibili esperienze fuori dal corpo.
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Grazie… già stavo rinunciando….
Domanda? Quando intraprendiamo questo viaggio, tenendo in considerazione che se non preparato potresti trovarti in posti non molto belli, è possibile che vista la tua permanenza all’esterno dal corpo, nello stesso potrebbe infilarsi qualche altra animaccia ???? per non dire chiamarla come dovrei? Scusa ma anche questo ho sentito possibile! grazie mille e buona serata!
Interessantissimo articolo se non per un unico appunto che sento di dover fare:
• Impossibile non poter rientrare nel proprio corpo fisico, perché tutti siamo legati ad esso dalla nascita avendo programmato questo viaggio terreno, per cui solo la morte ci potrà far trascendere questo piano, significando quindi il termine del nostro percorso evolutivo terreno. Nessun viaggio astrale, consapevolmente o meno, contiene il rischio di “non ritorno” al proprio corpo perché se non è per noi “ora” di tornare a Casa, nulla potrà farci tornare prima del previsto.
Credo sia giusto correggere questo dettaglio che ad occhi inesperti potrebbe davvero spaventare e condizionare quindi la decisione di voler assecondare un viaggio consapevole fuori dal corpo.
Grazie per la precisazione Silvia. Namastè