stress

Tutti parlano di come combattere lo stress, ma perché non impariamo a gestire le situazioni per quello che sono?

Voglio mostrarti che non serve combattere lo stress se solo presterai attenzione fin da ora a cose molto semplici che appartengono alla nostra vita quotidiana.

I sintomi dello stress

Stress fa rima con “troppo”.

Se ci pensi ci sentiamo stressati quando percepiamo che le situazioni che viviamo diventano più grandi di noi.

A volte è la vita a chiederci troppo, altre volte siamo noi stessi a porci standard troppo alti o a riempirci di troppi impegni magari proprio per il nostro grande entusiasmo.

Una grande quantità di obiettivi e impegni può essere fonte di stress, sia perché ci porta a correre, sia perché troppe cose rendono difficoltosa la gestione del tempo e nel dubbio di tante cose che vorremmo fare a volte finiamo per non farne nessuna.

Il tempo e le energie di cui disponiamo sono come la coperta di Linus, se tiro da una parte manca dall’altra e noi finiamo per essere sopraffatti da cose e situazioni.

Tiriamo così tanto quella coperta che finiamo per romperla e allora diventiamo irritabili e ansiosi o ci lasciamo travolgere dalla paura. Potremmo arrivare fino alla disperazione.

Lo stress potrebbe manifestarsi anche con malessere fisico sotto diverse forme come mal di testa, contratture muscolari o mal di stomaco, o permettere ai disturbi del sonno di venire a farci visita.

Oltre al “troppo” che creiamo con situazioni più grandi di noi, potrebbe essere la nostra incapacità di gestire emozioni e situazioni a farci sentire stressati.

E’ il caso dell’insicurezza, della paura e della confusione mentale da cui nascono ansia, nervosismo, rabbia, tristezza e altre emozioni negative che poi degenerano in varie forme di stress. Acuto o cronico.

Lo stress potrebbe infatti manifestarsi in una forma acuta, quando contestualizzato a una situazione specifica, e quindi esaurirsi rapidamente oppure in una forma cronica.

Piccoli cambiamenti nella vita quotidiana

Riflettendo bene sulle cause dello stress ho individuato 10 modi molto semplici ed efficaci per eliminarlo fin da ora.

1. Impara a dire di no

Spesso ci lasciamo sommergere da impegni e urgenze che nemmeno ci appartengono.

Ti capita mai di rincorrere i minuti per farci stare le richieste pressanti di un cliente o del tuo capo? Oppure ti senti in obbligo di fare un favore a qualcuno o corri tu per risolvere tutti i problemi dei tuoi familiari.

Se ci pensi molto spesso si tratta di cose che potresti fare tu, ma anche qualcun altro e tu le accetti solo perché non sai dire di no.

Non sappiamo dire di no agli altri per paura di essere giudicati, di perdere il lavoro o un’amicizia, per non sentirci in colpa o per altri motivi.

A volte diciamo di sì per creare un precedente o per assicurarci l’approvazione degli altri.

Quello che non sappiamo è che dire i giusti no, significa dire di sì a tutti, facendo il bene di tutti e rispettando noi stessi.

Con saggezza ed equilibrio.

E proprio per questo è di grande importanza anche imparare a dire di no a noi stessi quando è necessario.

Quanto spesso ci lasciamo trasportare dal nostro stesso entusiasmo e ci riempiamo di cose che ci piacerebbe fare per poi non farne nemmeno una?

Oppure ci mettiamo una grande foga e riusciamo a fare molto.

Ma poi ci ritroviamo insoddisfatti per non esserci goduti ciò che ci sarebbe piaciuto o per averlo fatto male e con superficialità.

E i nostri limiti?

E’ bellissimo fare cose che ci appassionano, ma è anche molto facile non accorgerci della stanchezza che arriva immersi in tutto questo.

Non c’è nulla di male, anzi, è meraviglioso addormentarsi stanchi morti per aver fatto ciò che ci piace, ma non possiamo dimenticarci di noi e dobbiamo saper dire di no quando è ora di ricaricare le pile.

Insomma, imparare a dire di no eviterà di arrivare a quel “troppo” che ci costringerà a combattere lo stress invece di eliminarlo fin da subito.

2. Gestire il tempo e le priorità: ordine e pulizia

Anche se sapremo dire di no, imparare a gestire il nostro tempo sarà determinante per eliminare lo stress.

Quel “troppo” da cui nasce, spesso prende forma dal disordine mentale, dall’indefinitezza dei nostri programmi che non avendo dimensione ci appaiono più grandi di noi.

Così, definire bene ogni obiettivo e impegno sarà il primo passo per un’efficace gestione del tempo.

A quel punto potremo accorgerci di poter gestire tutto o di dover necessariamente escludere qualcosa.

Comprendere cosa escludere significa scegliere in funzione di ciò che per noi è davvero importante e ciò che non lo è.

Molto spesso ci lasciamo ingannare dalle urgenze, ma quando osserviamo da vicino ci rendiamo conto che molte di queste riguardano cose che in realtà non ci interessano affatto e che potremmo anche non fare.

Oppure potrebbe trattarsi di cose che potremmo facilmente delegare a qualcun altro.

Ed ecco comparire un altro aspetto importantissimo nella gestione del tempo: la delega.

Se impariamo a scegliere le cose davvero importanti e urgenti e se tra queste, osservando bene noi stessi e gli altri, riusciremo a identificare quelle che dovremo fare in prima persona, vedremo il nostro programma giornaliero ridimensionarsi di un bel po’ e dandogli ordine potremo gestire con calma e cura ogni cosa.

3. Ridimensionare gli standard e vivere la calma

Alla base degli standard che noi stessi ci diamo c’è spesso l’errata convinzione che la felicità risieda nella perfezione.

Ecco come trovarsi a dover eliminare lo stress.

Siamo abituati a stabilire obiettivi e a permetterci di goderne solo a risultato raggiunto.

E’ ovvio che tutto questo non può che portare all’ansia da prestazione che richiede molto alle nostre risorse rispetto a quel benessere che otterremo solo alla fine.

E se poi quel risultato non dovesse arrivare?

Il fatto è che non ci accorgiamo dei passi che facciamo in ogni istante nella direzione del nostro obiettivo.

Se lo facessimo, noteremmo che di risultati ne raggiungiamo in ogni istante e vedendoli potremmo goderne senza aspettare di raggiungere la perfezione.

Se impariamo a vivere il presente, se impariamo a goderci il viaggio invece di puntare soltanto alla meta, se diventiamo consapevoli di noi stessi e di ciò che facciamo, allora possiamo ridimensionare molti dei nostri standard e portare la calma nella nostra vita dando un taglio drastico allo stress.

Imparando a mettere calma e cura in ogni cosa che facciamo, ogni impegno sarà fonte di entusiasmo e gratificazione.

Certo, potrebbero capitare situazioni in cui le cose davvero importanti e urgenti che toccheranno a noi saranno davvero molte.

Ma imparare a vivere la calma non significa necessariamente camminare a passo di lumaca.

La calma è una condizione interiore che possiamo mantenere anche mentre agiamo velocemente.

Ricorda, fretta e velocità sono due cose ben diverse 😉

4. Imparare a prendere decisioni e non procrastinare

Un’altra fonte di stress sono proprio quelle decisioni che ci trasciniamo per un tempo infinito.

Quante volte ci sentiamo appesantiti e stressati dalle decisioni che non riusciamo a prendere?

Il problema non è la decisione in quanto tale, ma il fatto che finché avremo deciso, il pensiero delle possibili conseguenze continuerà a presentarsi.

Di nuovo, sarà l’affollarsi di pensieri disordinati e confusi a dare origine allo stress.

Anche questa volta il problema apparirà più grande di quanto lo sia in realtà fino a diventare “troppo” grande rispetto a quanto potremmo sopportare.

Allora agisci subito, cercare di sfuggire a responsabilità o conseguenze di una scelta peggiorerà la situazione e farà aumentare quella preoccupazione che stavi cercando di nasconderti.

Se vuoi evitare lo stress, molto meglio guardare in faccia alla realtà, definire al meglio le possibili componenti di ogni direzione che potresti prendere e le relative possibili conseguenze.

A quel punto valuta ogni pro e ogni contro, metti tutto sui piatti della tua bilancia e fai la tua scelta.

Ovviamente comprendere e definire a fondo ogni elemento può richiedere del tempo, come potrebbe richiederne la valutazione di aspetti che non dipendono da te o che ancora non possono essere verificati.

Se tu però continui a fare chiarezza e non permetti all’ordine delle cose di sfuggirti di mano, allora sarai pronto, o pronta a prendere la decisione migliore quando sarà il momento.

Fai attenzione a non lasciarti ingannare da paura e comodità.

Potresti pensare di essere prudente, ma stai solo procrastinando.

5. Comprendere e definire le proprie paure

Anche la paura può essere fonte di stress e può degenerare in ansia e disperazione.

Il punto è di nuovo la dimensione del problema che appare troppo grande.

“Appare”, ma la realtà potrebbe essere diversa.

Di solito cerchiamo la soluzione senza guardare profondamente il problema.

Non ci preoccupiamo di comprenderlo e definirlo a fondo, così finiamo per rassegnarci al pensiero che uscirne sarà impossibile.

Le cose vanno anche peggio quando ci preoccupiamo solo di fuggire dalle nostre paure, ma il problema reale resta e facilmente peggiora.

E intanto dentro di noi diventa sempre più indefinito e ingombrante.

Insisto molto con le persone che aiuto perché definiscano ciò che temono.

Se hai paura di prendere l’aereo ad esempio, devi capire cosa temi di esattamente.

Temi che l’aereo possa precipitare?

Se è così, puoi trovare il modo migliore di comportarti, ad esempio puoi informarti e fare pratica coi presidi che potresti usare per metterti in salvo. Puoi fare lo stesso con le procedure che potrebbero aumentare le tue possibilità di sopravvivenza. Oppure potresti imparare a mantenere calma e lucidità…prima che succeda ciò che temi!

O forse stai pensando che potresti stare male. Ma cosa temi che potrebbe succederti esattamente? Nausea? Vertigini?

Pensaci, una cosa è avere paura di prendere l’aereo, ben altra temere di poter soffrire un po’ di nausea 😉

Lo vedi come ciò che ti spaventa si ridimensiona quando lo definisci?

Vedi quante cose potresti fare per alleggerire il problema prima che si possa verificare?

Più è chiaro ciò che temi, più chiaro sarà il problema e più facile sarà trovare la migliore soluzione.

Avere una soluzione sempre pronta, anche se non fosse quella che ti sarebbe piaciuta, toglierà molta della paura che genera lo stress,.

6. Sviluppare autoconsapevolezza: limiti fisici e limiti emotivi

A essere fonte di stress sono spesso i limiti che superiamo senza rendercene conto.

Ma come possiamo non accorgerci dei nostri stessi limiti?

Sembra assurdo, lo so, ma spesso ci conosciamo molto poco.

Non siamo consapevoli di noi stessi e nemmeno dei nostri limiti fisici.

Magari ci accorgiamo di essere stanchi, ma capiamo quando stiamo superando il punto di non ritorno?

Se impariamo ad osservarci facendo esperienza di noi stessi, capiremo che c’è in punto oltre al quale la stanchezza diventa troppa. Quello sarà il momento di fermarci per non cedere il passo allo stress.

E c’è un altro aspetto fondamentale di cui di solito non siamo consapevoli, i nostri limiti emotivi.

Ci accorgiamo delle emozioni che proviamo? Notiamo sempre quando proviamo un filo di rabbia, ansia, paura, frustrazione o quant’altro?

Le emozioni negative ci mettono in una condizione di debolezza.

Ti è mai capitato di provare rabbia e dire cose che altrimenti non avresti detto per poi pentirtene? O forse hai sentito la sensazione che non ce la farai a raggiungere un obiettivo che poco fa vedevi alla tua portata. Ma non ti sei accorto, o accorta che in quel momento ti sentivi triste?

Conosco un ragazzo che finiva facile preda della tristezza e in quella situazione inconsapevolmente pensava a moltissime cose negative vedendo la allontanarsi sempre di più la speranza di risolvere la sua situazione negativa.

Ma diventare consapevole dell’emozione che provava gli ha permesso di accettarla e cambiare prospettiva.

Accettare, esatto, questo è quello che accade quando diventi consapevole delle tue emozioni.

E se accetti le tue emozioni, vedi e accetti anche la tua debolezza e il fatto che quello è il momento di fermarti e riprendere fiato.

Sai che sei debole e sai che quando passerà l’emozione ritroverai la forza di affrontare ogni cosa.

E con l’allontanarsi della paura di non farcela si allontanerà anche il rischio di trovarti a combattere lo stress.

Naturalmente, se alcune emozioni negative potrebbero passare per effetto del tempo, altre richiederanno di saperle gestire per trasformarle in positive.

7. Sviluppare il pensiero positivo: come non stressarti anche nelle situazioni peggiori

A volte guardare bene alle nostre paure e problemi ci permetterà di trovare una soluzione per eliminare il problema.

Altre volte cambiare la situazione sarà fuori dal nostro controllo.

Allora non potremo eliminare il problema, ma potremo sempre scegliere come viverlo.

Siamo soliti guardare a quello che non va bene o a quello che ci manca, ma ci concentriamo mai su quello che invece va bene e su ciò che possiamo fare comunque, sempre e nonostante tutto?

Certo, guardare quello che c’è non risolverà il problema, ma ci permetterà di viverlo nel modo migliore e da una posizione in cui saremo pronti a cogliere soluzioni che prima non avevamo visto.

Lo stesso vale quando ci concentriamo su quello che possiamo fare comunque.

Sviluppare un pensiero positivo significa aprire una prospettiva che prima restava nascosta dall’ombra della nostra negatività.

8. Trovare soluzioni per gestire i propri limiti

Dopo tutto quello che abbiamo visto è chiaro che saper trovare soluzioni è determinante per eliminare molte fonti di stress.

E c’è un aspetto che potrebbe apparire banale, ma che banale non è.

Trovare soluzioni aiuta molto anche a gestire limiti fisici dovuti a fattori esterni che non possiamo controllare.

Sai quante persone mi dicono che non possono dormire bene o a riposare a causa del vicino che fa festa fino a tardi, del bimbo che piange o del ragazzino che gioca a pallone nel cortile di sotto?

Ma pensare ad un paio di tappi per le orecchie? Ipotizzare di riorganizzare il proprio tempo per dormire o riposare in momenti in cui per certo non ci sarà rumore? Spostarsi in un’altra stanza?

Lo so che sembrano soluzioni ovvie, eppure molti non ci pensano oppure lo fanno, ma non sono disposti a cedere.

Ti ho parlato di sonno e riposo, ma potrebbe trattarsi della fame che arriva a essere troppo forte perché non ci viene concessa una pausa quando per noi sarebbe il momento.

Sono cose da poco conto, certo, ma se osservi bene puoi notare che superare un limite fisico mette a dura prova la nostra pazienza e le nostre energie.

E mentre noi diventiamo piccoli nella debolezza e nelle emozioni negative, la fonte di stress diventa sempre più grande e ci infila dritti dritti nel problema di doverlo gestire.

Per capire come eliminare lo stress è quindi importante trovare le soluzioni anche ai piccoli problemi quotidiani.

9. Alzare il limite per diventare più forti dello stress

I limiti si possono anche superare.

Con l’allenamento possiamo arrivare a sopportare senza problemi cose che ora ci sembrerebbero impensabili.

Non credere che ti stia proponendo un allenamento da super eroe, tutt’altro!

Superare i propri limiti comincia semplicemente dal trasformare una nostra regola mentale.

Se perdiamo la pazienza alla terza volta che qualcuno ci ripete la stessa cosa, è perché la nostra regola dice che fino a tre volte posso sopportare, oltre no.

Ma possiamo decidere consapevolmente di sopportare per 4 volte e solo allora cedere al nervosismo.

Aumentando gradualmente questo limite possiamo arrivare a livelli impensabili e sopportare cose che nemmeno ci saremmo sognati.

Questo vale dal punto di vista emotivo, ma vale anche per i limiti fisici.

Ad esempio possiamo decidere di non infastidirci per un cane che abbaia insistentemente per un paio di minuti in più della volta precedente.

Lo stesso vale per una mosca che ci cammina sulla mano e per un piccolo dolore che dobbiamo sopportare.

Il corpo segue la mente più di quanto ci potremmo immaginare 😉

10. Imparare a controllare la rabbia e vivere la calma

La rabbia è di per sé una condizione di stress acuto.

Questa emozione nasce infatti dall’evolversi di altre emozioni negative che più o meno ripidamente, magari in un tempo che percepiamo come istantaneo, arrivano a raggiungere quel “troppo” che siamo in grado di accettare e ritenere ammissibile.

Non solo, ma la rabbia è in grado di generare ulteriore stress che tenderà a cronicizzarsi.

L’unico modo per evitare di trovarci a fare i conti con lo stress generato dalla rabbia è quello di eliminarla e saperla controllare qualora dovesse arrivare.

Naturalmente alzare i nostri limiti, soprattutto quelli emotivi, è di importanza fondamentale per evitare di cadere nella rabbia e quindi nello stress, ma si possono fare molte altre cose.

Prima tra tutte quella di abituarsi a vivere la calma e imparare a sorridere di cuore.

Se vivi con calma, potresti rimanere vittima solo della rabbia improvvisa che nasce per la troppa impulsività.

Anche se può essere poco intuitivo, chi è calmo potrebbe comunque lasciarsi trasportare dall’impulsività. Ma possiamo imparare a gestirla alzando il limite e quindi allenando la pazienza.

Anche il sorriso tiene alla larga la rabbia, purché si tratti di un sorriso vero, un sorriso di cuore e non l’espressione forzata dei muscoli tirati sul volto.

Prova a pensarci, ti è mai successo di finire nella rabbia con un sorriso vero stampato sulla faccia?

Immagino proprio di no 🙂

Sorridere di cuore è sempre possibile se solo impariamo ad avere una visione positiva.

Per sorridere di cuore serve un buon motivo, quel buon motivo che possiamo trovare sempre se impariamo l’ottimismo.

Non fare l’errore di pensare che sfogare la rabbia sia una buona soluzione per eliminare lo stress.

Se non chiudi il rubinetto, l’acqua continua ad uscire e prima o dopo allagherà la tua casa 😉

E non funzionerebbe nemmeno reprimerla. Sarebbe come gonfiare un pallone accumulando di energia negativa destinata ad esplodere.

In conclusione…

Insomma, avrai capito che per eliminare lo stress si possano usare molti accorgimenti, tra questi sarà di particolare importanza imparare a:

  • fare chiarezza e ordine mentale
  • sviluppare calma e consapevolezza
  • imparare e gestire i propri limiti e le proprie emozioni.

Se porterai tutto questo nella vita di tutti i giorni saprai gestire al meglio la gran parte delle fonti di stress e pensare di doverlo combattere diventerà un ricordo lontano 🙂

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Serena Sironi, classe 1978, architetto di formazione, pratica alcuni anni prima di abbandonare la professione cogliendo l'opportunità di prendere in gestione un rifigio alpino. Grazie a questa esperienza imparara a vivere in empatia con la natura e intraprende un percorso di ricerca interiore e crescita personale che la porta a guadagnarsi la sua indipendenza emotiva. Oggi la insegna ed è a disposizione delle persone per aiutarle a diventare a loro volta più forti di ogni problema.

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