Tra le diverse discipline olistiche che ho sperimentato, il Rebirthing è una tra le esperienze più “potenti” che ho provato, e sicuramente una tra quelle dai risultati più “evidenti”.
Come abbiamo già parlato in precedenti articoli, questa tecnica oggi viene utilizzata in diversi metodiche, come il Lavaggio Energetico (del Dr. Nader Butto) e il BreathBalance® (della R.A.BB.I.T.S. ® – Rebirthing and BreathBalance International Training School).
In questo articolo parliamo approfonditamente di questa pratica grazie al contributo di Nicoletta Ferroni (tratto dal libro Il Grande Libro di Medicina e Psicologia Energetico Vibrazionale).
Sommario
COS’E’ IL REBIRTHING
Il Rebirthing, traducibile letteralmente con la parola italiana RINASCITA è stato un termine ideato da Leonard Orr che ribattezza una antichissima respirazione originaria del Pranayama (lo Yoga del Respiro).
Nel 1962 Leonard Orr, mentre si stava rilassando in una vasca da bagno con acqua ben calda, applicando questa respirazione in modo circolare senza pause, si ritrovò a vivere sensazioni fisiche ed emotive molto intense, quali un senso di profondo soffocamento e una sgradevole memoria di rifiuto ricevuto dalla propria madre. Solo al termine di questa esperienza multisensoriale, ne riconobbe l’origine: la propria nascita con cordone ombelicale al collo con una grande paura da parte della madre nel partorirlo.
Da questa esperienza dedusse che questo tipo di respirazione circolare avesse il potere di far emergere memorie neonatali che, nel riviverle, possono essere accolte e trasformate dal respiro stesso, come strumento di integrazione psico-fisica, come rilascio di tensioni corporee postume al contatto profondo con le proprie emozioni fino al rilascio di paure inconsce sepolte, a partire dal primo grande trauma umano: la nascita.
Oltre alla sua esperienza personale, Leonardo Orr grazie ad un gruppo di collaboratori si accorse che anche molte altre persone, attraverso questa respirazione circolare si trovavano a rivivere nel corpo fisicamente ed emozionalmente l’evento che avevano attraversato per venire alla luce: la loro nascita e il parto della propria madre, chi in modo più o meno drammatico, ma comunque traumatico.
Nel 1967 Leonard Orr e i suoi collaboratori, che nel frattempo si erano specializzati nel Rebirthing, arrivarono alla conclusione che non era l’acqua a rievocare la vita intrauterina e la nascita, ma il respiro circolare stesso, poiché “respirando” in questo modo anche fuori dall’acqua le persone rievocavano questo tipo di esperienze.
E’ la respirazione circolare nel suo processo energetico che scioglie e risana le drammatizzazione del trauma originario, primo dei quali la nascita. Da qui la scelta di Orr del nome Rebirthing.
E da qui la sua sintesi: “Con la nascita cominciamo a respirare aria; questa è la novità fisica più importante della nascita. Fino ad allora, abbiamo ricevuto l’ossigeno tramite il cordone ombelicale e, secondo studi recenti, dal liquido amniotico tramite il quale riceviamo anche l’energia vitale. Quando usciamo dall’utero e ci viene tagliato il cordone ombelicale, dobbiamo quindi riuscire subito a respirare, o morire.” (Da Il libro del Rebirthing)
Il rilassamento intenso del respiro circolare connesso del Rebirthing non solo permette di recuperare a livello cognitivo pensieri autolimitanti tali da trasformarli in pensieri potenzianti, ma fa sì che arrivino a uno stato di coscienza tale da essere integrati al livello comportamentale senza sforzo e senza imposizioni cognitive. Ovvero chi sperimenta con il rebirthing un dramma, rivivendolo e risentendolo, partendo con l’Intentus di risanare quel dramma a partire dal trauma originario da cui si è generato, si ritrova libero da quella catena di compulsioni emozionali devastanti e depotenzianti al proprio progetto evolutivo.
Attraverso la respirazione circolare connessa del Rebirthing i meccanismi di difesa scompaiono perché scompaiono le resistenze a non sentire quelle emozioni sepolte nella memoria psico-corporea.
COME SI SVOLGE UNA SESSIONE DI REBIRTHING
La sessione si svolge respirando profondamente e dolcemente in modo circolare, connesso, ovvero SENZA FRETTA, ma SENZA PAUSE, in un luogo confortevole, comodamente sdraiato e rilassato per un tempo variabile da 40 a 60 minuti.
Esistono diversi tipi di respirazione circolare che l’operatore guiderà, mentre vigilerà sulle reazioni e i rilasci emotivi della persona.
CONTROINDICAZIONI
In casi di patologie come le psicosi, il Rebirthing è sconsigliato o va effettuato assolutamente con operatori esperti.
Il Rebirthing è un’attività molto potente e va praticata con un operatore qualificato. Solo su approvazione dell’operatore e con la dovuta consapevolezza, è possibile anche praticarlo da soli.
LA FUNZIONE (METAFISICA) DEL REBIRTHING
Il Rebirthing si fonda su più approcci (né solo fisico, né solo mentale). Agisce non solo su ciò che la persona crede sia un problema contingente, ma anche sulle sfere che sfuggono a qualsiasi approccio mentale, fino a diventare una disciplina metafisica.
Infatti, durante una sessione di Rebirthing la mente conscia ed inconscia iniziano a connettersi.
Si dissolve l’ansia e il Sé superiore mostra delle Verità nascoste a cui la mente logica non può accedere.
Il respiro archetipicamente esprime la creazione, la nascita, la vita. Nell’inconscio collettivo del l’umanità il respiro è il soffio vitale che dà origine alla creazione. Dall’inizio dei tempi il respiro è stato spesso considerato da tutte le culture l’espressione della forza vitale.
Il respiro diventa quindi il tramite fra il Creato-re e il Creato nella loro sinergica CRE-AZIONE.
Attraverso il Respiro l’essere umano prende coscienza, diventa consapevole delle percezioni psico-corporee e vede e sente con maggiore chiarezza e lucidità.
“La realtà che percepiamo ha il significato che gli diamo”
Il significato che diamo alla realtà dipende dal nostro vissuto a partire dal preconcepimento ad oggi, per quanto riguarda la biografia che stiamo vivendo nell’incarnazione in atto, oltre a tutte le informazioni genetiche-storiche-animiche, di cui è portatore il nostro dna, come eredità dei nostri antenati – con i loro inconsci collettivi – contenute già all’interno della prima cellula costituitasi al concepimento, nel cui nucleo risiedono le informazioni genetiche del padre, della madre, nonché il dna materno che è parte a sé stante dagli altri due dna nucleari della cellula.
Grazie al Respiro circolare, la coscienza si espande ed espandendosi attinge a informazioni universali non intrappolate (né intrappolanti) nella dualità e nell’illusione della separazione in cui viviamo.
La storia è piena di esperienze ascetiche di santi, yogi e persone di tutti i tipi che hanno vissuto la loro ascesi attraverso il respiro circolare.
I BENEFICI DEL REBIRTHING
A livello fisico oltre che psichico, che cosa accade chimicamente grazie a una maggiore ossigenazione attraverso il respiro circolare connesso del Rebirthing?
- Il PH si stabilizza su un valore 7.2/7.4
- il 70% delle tossine del corpo vengono rilasciate nell’espirazione
- si producono più endorfine, neurotrasmettitori con proprietà analgesiche
- si riducono le catecolamine, composti chimici derivanti dall’amminoacido tirosina, legate per il 50% alle proteine del plasma, quindi circolanti nel sangue (adrenalina-epinefrina, noradrenalina-norepinefrina, dopamina)
- si riduce il cortisolo e l’acido lattico, responsabili dello stress
- si riduce il senso di stanchezza e aumenta lo stato di vitalità
- si rafforza il sistema immunitario, grazie all’aumento delle cellule natural-killers (o linfociti NK)
- si riequilibra il sistema endocrino
- viene attivato il sistema cardiocircolatorio grazie all’ossigenazione del sangue
- aumenta la diuresi grazie ad una stimolazione del sistema linfatico
- aumenta la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di ricostruzione e connessione delle cellule nervose
- migliora la connessione tra emisfero destro e sinistro del cervello attraverso il corpo calloso
- aumentano gli enzimi antiossidativi che proteggono le cellule dai radicali liberi – causa di invecchiamento.
Al livello psichico l’ossigenazione del corpo, con la liberazione di anidride carbonica e l’acquisizione di prana, fa sì che le emozioni represse cristallizzate in particelle di energia all’interno delle cellule vengano liberate per sempre e la consapevolezza riguardo la vita, gli altri e se stessi salga a livelli in cui possono essere liberati anche condizionamenti e traumi inconsci incapsulati in comportamenti e relazioni sabotanti.
Il risultato è una vita all’insegna di una realizzazione personale non intesa al livello di soddisfacimento dei bisogni dell’ego ma verso un appagamento interiore in cui far convergere anche i bisogni dell’ego, purché allineati al progetto dell’Anima in armonia con i richiami del Sé profondo, in sintonia con il Sé superiore (inteso come il Centro supercosciente e trascendente dell’essere umano).
Al contempo si acquisisce una nuova visione rispetto al saper affrontare i problemi contingenti e in merito alle capacità cognitive ed emotive, grazie a una espansione della coscienza congiunta a un atteggiamento di grande amorevolezza verso sé stessi, gli altri e la vita.
Concludiamo con un inno al respiro e un invito a godersi un pieno contatto con il proprio mondo emotivo onorando una frase del Dalai Lama:
“Solo se i nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre emozioni vanno tutte nella stessa direzione, noi siamo felici”.
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