In questo articolo a cura di Roberto Fabbroni, Direttore Scientifico dell’Istituto di Biofisica Informazionale, parliamo di come il campo scalare (campo energetico) del cuore incide sulla salute ed il benessere della persona.

La Medicina Integrativa Informazionale come sappiamo possiede un approccio Olistico o se preferite Sistemico e guarda all’essere umano primariamente come ad una struttura energetica composta da un ampio numero di campi elettromagnetici a frequenze differenziate (cuore, polmoni fegato, ossa, muscoli, sangue, ecc).

Guardare la medicina da questo punto di vista ne dovrebbe cambiare la struttura terapeutica aprendola ad integrazioni di varia natura, ma soprattutto ridimenzionerebbe l’importanza dell’aspetto biochimico che oggi ne è alla base.

Infatti, come sappiamo i segnali biochimici sono legati all’analisi dell’1% delle molecole del corpo umano dato che il restante 99% è composto da molecole d’acqua, la quale è vista, dalla medicina allopatica alla stregua di un semplice vettore o poco più.

In realtà l’acqua è molto più importante dato che è sensibile ai campi elettromagnetici. Come tutti sappiamo infatti, l’acqua dentro di noi, è composta da legami statici tra molecole – legami idrogeno e interazioni elettriche – e da campi elettromagnetici.

La vita non è riconducibile cioè solo ad una serie coordinata di reazioni chimiche ma è – noi esseri umani siamo – la sommatoria di interazioni elettromagnetiche che, a livello molecolare, producono le dinamiche biochimiche.

Dalla Fisica sappiamo che Tutto ciò che ci circonda è stato finora descritto con quattro leggi fondamentali: l’interazione debole, l’interazione forte, la gravità e il campo elettromagnetico. Non esiste quindi nessuna “forza chimica”.

Le reazioni chimiche sono semplicemente la conseguenza delle applicazioni delle leggi suddette, specificamente quella del campo elettromagnetico. La meccanica quantistica ci ha “spiegato” che l’intero fenomeno energetico è vibrazionale, indipendentemente dalla forma in cui si presenta.

L’intera materia può essere spiegata con la teoria quantistica dei campi – semplificando in maniera notevolissima – l’energia che è dappertutto e ci pervade è un campo esteso all’infinito (o campo quantistico, il quale si distribuisce tramite onde/particelle (cosiddette “quanti”) che sono una sorta di insieme di pacchetti di energia capaci di manifestarsi sia come onde che come particella.

Nel 1801, con il suo storico esperimento della doppia fenditura, lo scienziato britannico Thomas Young dimostrò che, se fatto incidere su una lastra opaca su cui sono presenti due sottili fenditure parallele, un fascio di luce produce su uno schermo posto oltre la lastra una figura di interferenza: è un segno inequivocabile che la luce ha una natura ondulatoria e non solo corpuscolare, come si riteneva fino ad allora secondo la teoria di Isaac Newton.

Quindi la materia è energia sotto forma di quanti di luce, fotoni, ovvero onde elettromagnetiche. A questo si aggiunge come conferma che i ricercatori dell’Università di Princeton sono riusciti a rallentare i fotoni e a creare una stranissima nuova forma di luce: la luce solida. Quanto finora detto ci spiega e ci dà conferma, da più punti di vista, che la materia è energia che possiede una frequenza tale da cambiare il proprio stato e divenire solida.

Ciò rende bene l’importanza che bisogna dare allo studio, alla conoscenza e funzionamento della bioenergia che si manifesta in ogni istante della nostra giornata, sia svolgendo qualsiasi tipo di attività sia anche senza alcuna attività anche il pensare è energia.

Entriamo più nel vivo di quanto sin qui esposto e partiamo dal premio Nobel conferito al fisico russo Lev Davidovic Landau nel 1962 per avere scoperto che la coerenza è una proprietà anche della materia (il laser è luce coerente “in fase”, mentre la luce della lampadina non è coerente, non è “in fase”). L’acqua è coerente e immagazzina energia.

Ciò ha portano ad approfondire questi studi portando una conoscenza e applicazioni importanti come lo studio del fenomeno dell’oscillazione coerente delle membrane cellulari: i campi elettromagnetici cellulari si propagano in molecole biologiche quali DNA e polipeptidi (catene di aminoacidi), garantendo energia e trasporto di cariche.

Le onde elettromagnetiche dei campi si sovrappongono in maniera armonica con frequenze multiple. Tendono ad acquisire uguale velocità ed a sincronizzarsi dinamicamente nel loro moto e nelle frequenze di radiazione, tendono cioè a diventare coerenti.

In un biosistema – nei nostri corpi – questa sincronizzazione determina una autoregolazione dei processi metabolici, che può essere stimolata anche da un debole campo elettromagnetico esterno a condizione che abbia la frequenza uguale alla frequenza del campo elettromagnetico endogeno (interno).

Da qui, ad esempio, la terapia della risonanza a microonde. Vorrei ricordare, a tal proposito che le ricerche pluridecennali dell’Istituto Hearth Math, mostrano che le informazioni sullo stato emotivo di una persona vengono trasmesse in tutto il corpo attraverso il Campo Elettromagnetico del cuore. I modelli ritmici dei battiti del cuore cambiano in modo significativo, quando sperimentiamo emozioni diverse.

Le emozioni negative, come la rabbia o la frustrazione sono associate ad un irregolare e disordinato modello incoerente dei ritmi del cuore, mentre al contrario l’amore, l’amorevolezza, l’apprezzamento sono associati ad una superficie ordinata, creando un modello coerente di attività ritmica del cuore. Quindi diventa rilevante che il campo del cuore si trovi in uno stato di coerenza per indurre uno stato di benessere sulla persona.

La “scienza medica moderna”, quando parla di Cardioscienze parla di cardioprotezione, di biologia vascolare e di nutraceutica, ma ancora non parla del campo elettromagnetico del cuore e men che mai del suo Campo Scalare che è il centro di connessione con la propria Anima oltre che il pilota dell’essere umano, concetto che va integrarlo nell’analisi sistemica della salute umana.

Fa sorridere ritenere che elementi come l’energia umana e l’Anima umana non siano ancora presi in considerazione in ambito terapeutico “ufficiale”, quando le attuali conoscenze odierne sono figlie del nostro passato in cui tutti questi elementi erano presenti.

La presunta evoluzione scientifica ci ha fatto perdere degli elementi fondanti del nostro funzionamento reale e di quelle che sono le connessioni con tutto ciò che ci circonda.

Sicuramente è utile la cardioprotezione, sicuramente è utile la cardiochirurgia così come lo è una alimentazione appropriata ma ci si dimentica del perché nascono i problemi cardiavascolari.
Infatti le crisi esistenziali, i conflitti interiori sono frutto del conflitto tra la Personalità e l’Anima, tra quello che facciamo e quello che dovremmo fare.

Ciò provoca dolore, sofferenza e chiusura del cuore e quindi i campi elettromagnetico e scalare del cuore vanno fuori fase e iniziano quindi a inviare informazioni al cervello e al resto del corpo errate.

Questa situazione comporta che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo e tale rimarrà fino a quando non si accetterà il reale funzionamento del cuore e l’importanza dei campi energetici da lui generati, così come la connessione con l’Anima.

Le ricerche dell’Istituto di Biofisica Informazionale evidenziano come attraverso Tecniche Bioenergetiche sia possibile rimodulare i campi energetici del cuore, riportarli verso la fase e migliore la salute dei pazienti.

medicina integrativa informazionale


Tratto dalla rivista SCIENZA BIOFISICHE n° 06/2022

A cura di Roberto Fabbroni, Direttore Scientifico dell’Istituto di Biofisica Informazionale. Scrittore, conferenziere, ricercatore, indipendente, formatore e Counselor Olistico. Esperto di Energie sottili e fondatore del Metodo Summa Aurea®.

Per approfondire la Formazione legata alla Bioenergia Secondo il Metodo Summa Aurea sono attivi percorsi di formazione che trovi sul sito www.istitutobiofisicainformazionale.it

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