Quante volte avrai detto: “Che fortuna!” oppure “Che coincidenza!”. Ma siamo davvero sicuri che esista il caso? Può esistere qualcosa senza una ragione o una causa?
In questo articolo ci prendiamo la briga di rispondere a queste domande, partendo da una famosa frase di Albert Einstein:
Dio non gioca a dadi con l’universo!
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E’ proprio così: in natura tutto è governato da precise leggi e nulla è lasciato al caso. D’altronde non sarebbe possibile l’incredibile perfezione dell’universo. Così come nella nostra vita: nulla avviene per caso, tutto è sotteso da leggi universali.
Si è parlato tanto negli ultimi anni della legge di attrazione, che è semplicemente una di queste leggi che governano la nostra vita, così come quella del Karma (o legge di causa-effetto). Queste leggi ci permettono di comprendere meglio il nostro rapporto con l’universo.
Infatti, tutto ciò che accade nella nostra vita e in generale nel mondo, ha un preciso senso ed è la conseguenza di una o più cause.
Oltretutto le cause le creiamo noi, non certo quel dio – così dipinto da alcune religioni – che vuole premiarci o punirci, o che ha stabilito già la nostra vita.
Attenzione, non sto dicendo che esiste o non esiste Dio, questo è un altro discorso.
Se crediamo che possa esistere la casualità o che addirittura esista un burattinaio, ci perdiamo in una illusione che ci allontana dall’assumerci al 100% la responsabilità della nostra vita.
Il motivo per cui crediamo che possa esistere il caso e che Tutto non sia soggetto a leggi perfette, deriva dal fatto che non ne siamo consapevoli, così come non lo siamo di noi stessi.
Spesso ho sentito dire: “ok…ammettiamo che fosse così come dici, ma quell’incidente in auto non l’ho di certo creato io…è stato semplicemente un incidente…un caso”.
E io ti domando: “Ne sei proprio sicuro?”. Sei davvero certo che quell’incidente o quella malattia non l’hai creta Tu?
A parte il fatto che il 95% di noi è subconscio (per cui non siamo minimamente coscienti per la maggior parte di ciò che siamo veramente), credo che le esperienze che viviamo sono esattamente ciò che dobbiamo vivere.
Non può esistere qualcosa di “sbagliato” o di “casuale”.
Voglio dire che la nostra anima si è incarnata in questa vita per fare un percorso evolutivo, nel quale – che ci piaccia o meno – dobbiamo fare esperienza.
Oltretutto, se l’anima ha scelto di sviluppare determinate qualità in questa incarnazione, deve vivere necessariamente quelle situazioni che le permettono di farlo.
Che piaccia o meno alla nostra mente o al nostro ego, è indifferente!
Quindi non solo non esiste il caso, ma tutto ciò che accade ha un preciso motivo, che magari (la maggior parte delle volte) non riusciamo a comprendere.
Pertanto, invece di dire “Che sfortuna! Perché è capitato proprio a me”, potremmo domandarci: “Che cosa mi sta insegnando questa esperienza? Perché ho creato (o attratto) questa realtà?”
Sarà il destino! Ma c’è davvero qualcosa di predeterminato?
Io dico di no. Penso piuttosto che esista effettivamente un “piano di volo” dell’anima, ma i piloti siamo sempre noi!
A questo proposito, ricordo una famosa frase di C.G. Jung che dice:
Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà lui a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.
Anche la scienza ci viene in aiuto e se ti sei interessato di fisica quantistica probabilmente conoscerai già il dualismo onda-particella e del ruolo dell’osservatore nel determinare la realtà. Se invece non conosci questi argomenti e sei incuriosito, puoi leggere questo articolo per approfondire l’argomento.
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È tutto un mistero, mi riferisco alla nostra vita.