Oggi ho il piacere di avere qui con me un grande professionista, Stefano Caligiuri, esperto in nutrizione naturale e in idratazione naturale specifica integrata e adesso ti spiegherà che cosa significa davvero l’idratazione dell’organismo e parleremo del progetto che stiamo condividendo: il plasma Marino di Quinton.
Sommario
L’importanza dell’idratazione
S: Parliamo di acqua, di quanto è importante idratare il nostro organismo e come nasce questa tua ricerca? Poi parliamo di come e quanto bere.
Grazie Simone. Il discorso dell’idratazione nasce fondamentalmente da una mia curiosità, dal fatto che un sono appassionato di nutrizione naturale, per un mio percorso personale, ma poi rivolto anche alle persone che oggi più che mai stanno soffrendo di una forma di disidratazione cronica e silente.
Soprattutto silente, nel senso che i segnali che ci invia l’organismo difficilmente vengono “decodificati”, perché siamo distratti da altro e non riusciamo a capire che stiamo bevendo poco.
Un esempio: ho un mal di testa, dormo male, sono stitico, ho gonfiore, sono stanco, ecco questi spesso sono i segnali, ma sembra che siamo sotto un incantesimo e così questi fastidi sono entrati a far parte della vita quotidiana, quindi non vengono più riconosciuti come particolari.
Il lavoro che ho fatto personalmente e che spingo gli altri a fare, è cercare di riprendere un pò di attenzione verso se stessi, osservarsi e capire cosa sta succedendo. Cercare di andare a capire perché ho quel mal di testa, perché ho quel tipo di gonfiore, perché c’è comunque qualcosa che deve essere riequilibrato.
Questo almeno in generale. Se andiamo un pò più nel dettaglio riguardo l’idratazione, visto che nessuno ne parla, diciamo che in realtà, per il tipo di vita che stiamo facendo da qualche decina di anni, non beviamo o beviamo male.
Vediamo che cosa significa, quanto bisogna bere, il come, quando e cosa.
Una macchina biologica fatta di acqua
Devi sapere che l’organismo umano è una macchina biologica che ci permette di fare tante cose, di stare in piedi, di lavorare, giocare scherzare, di guardare la televisione o ascoltare la musica, di vivere fondamentalmente. Ma essendo una macchina, compie un lavoro, e qualsiasi tipo di macchina che compie un lavoro produce scarti.
Se nel motore inserisco del carburante e tappo tubo di scappamento, il motore dopo pochi secondi si spegne perché non riesce a buttare fuori i gas combusti.
Noi emettiamo scorie, abbiamo delle tossine e l’acqua è il veicolo e strumento che il corpo utilizza per buttarle via.
S: Ricordiamo che il nostro corpo è fatto per la gran parte di acqua, per il 70% circa ma a livello molecolare arriva fino al 98%. Insomma l’acqua è fondamentale per il nostro organismo.
Certamente, è fondamentale e l’organismo umano utilizza l’acqua come solvente per buttare via le tossine e liquidi in eccesso attraverso l’evacuazione.
La digestione completa passa attraverso la masticazione, la saliva, lo stomaco e l’intestino trasformano tutto ciò che mangiamo in liquido.
Quando inizia la digestione, lo stomaco deve trasformare il cibo in un brodo a 37 gradi. Se non si trasforma in liquido potrebbe essere un problema per l’organismo.
Voglio fare una precisazione: il corpo non utilizza soltanto l’acqua per depurarsi e questa è una cosa dimostrata ultimamente: ci si depura e ci si idrata anche con i grassi.
Ci sono alcuni tipi di grassi particolari, i grassi saturi a catena corta e media, come ad esempio il burro chiarificato indiano, il ghee.
In particolare, il ghee ha la capacità di aprire i dotti biliari quindi aiuta il fegato a depurarsi oltre che a cicatrizzare perfettamente in modo completo l’intestino. Insomma non si ha soltanto l’acqua per idratarci.
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L’idratazione naturale specifica integrata
Perché ho scelto idratazione naturale specifica integrata?
“Naturale” perché il nostro corpo è da sempre programmato a funzionare in simbiosi con la natura. Siamo parte della natura e non c’è nessun alimento ed elemento efficace per l’uomo – per quanto si impegni a creare prodotti di sintesi buoni – come ciò che la terra crea.
Per cui ho scelto la parola Naturale perché io cerco sempre di rivolgermi a ciò che la natura crea.
“Specifica”, perché perché ognuno di noi è diverso dall’altro. Quindi ognuno di noi ha bisogno di determinate indicazioni. Ognuno di noi reagisce in modo diverso agli stimoli esterni, per cui ad esempio se persone diverse mangiamo la stessa cosa, ad alcune farà bene, ad altre no.
Dipende dalla costituzione e dal biotipo della persona. Questa è la chiave per risolvere il problema: io terapeuta devo capire chi ho davanti, come si muove, la sua storia, i traumi emotivi che ha avuto, etc.
Infine “integrata” perché utilizzo diversi sistemi che attingono a diverse culture e diversi livelli di informazione per sincronizzarli sinergicamente.
Come bere acqua?
Ora invece parliamo di come bere, che può sembrare banale ma forse non lo è.
S: Cerchiamo di dare qualche consiglio i nostri ascoltatori per una corretta idratazione e cosa bisogna fare per idratarsi bene.
Consideriamo che durante la digestione lo stomaco – che la parte più grossolana di smantellamento del cibo – ha un ambiente molto acido. Considera che mediamente a riposo lo stomaco ha un pH di circa 1,3 quindi è uno degli ambienti più acidi che esiste in natura.
Non a caso è permeato all’interno da uno strato mucoso che evita l’auto-digestione, se questo muco si deteriora, gli acidi gastrici possono provocare gastriti e ulcere.
Quindi idratare bene il corpo è fondamentale anche per questo motivo, perché il muco è formato da una parte gelatinosa che fondamentalmente è fatta di acqua.
La digestione per poter funzionare bene deve avere un ambiente acido molto elevato, per cui bere durante il pasto non è una buona norma, perché andiamo ad annacquare l’ambiente gastrico.
Un’altra abitudine sbagliata è quella di bere acqua fredda. Con l’acqua fredda la digestione rallenta o si blocca proprio.
Consiglio: quando ci alziamo la mattina, a stomaco vuoto ci beviamo un bel po’ di acqua a temperatura corporea, più ci avviciniamo la temperatura corporea, più lo stomaco non sarà impegnato nel digerire l’acqua, sono tempi sprecati, energie sprecate e soprattutto quell’acqua non andrà doveva andare.
Se tengo l’acqua 10 minuti nello stomaco perché non riesce a scaldarla, quell’acqua non la utilizzo.
Quindi la prima regola è: bere a temperatura corporea e a stomaco vuoto, ancor meglio se tutto il giorno.
Che acqua bere?
S: Una domanda spontanea è: ma è acqua beviamo? L’acqua del rubinetto o l’acqua in bottiglia sono “acque morte” per cui prive dei preziosi minerali e oligoelementi come quando sgorga dalla sorgente. Non è così?
Come hai detto tu Simone, l’acqua migliore è quella di sorgente che troviamo in montagna o anche quella delle terme, che è un acqua sicuramente attiva e strutturata.
Ma l’acqua non è un integratore di minerali, serve per detossinare l’organismo e per energizzarlo e per informarlo (ricordiamo gli esperimenti di Masaru Emoto sulla memoria dell’acqua).
La natura però ci ha messo a disposizione la più grande risorsa di acqua che la terra abbia avuto, gli oceani e i mari.
Non a caso la cellula si è formata proprio nel mare, perché proprio in quell’ambiente esisteva – ed esiste tutt’oggi – il set perfetto di minerali necessari alla vita (ci sono più di 100 sali minerali ed oligoelementi disciolti in modo omogeneo nell’acqua di mare).
L’acqua di mare e il plasma marino
Questo il motivo che mi ha spinto a cercare di più sull’argomento fino a scoprire un mondo completamente nuovo per noi: l’uso terapeutico dell’acqua di mare.
Scoprii che nel 1840 un tale Augusto Guastalla studiò l’acqua di mare, ma il precursore più conosciuto fu il Dr. René Quinton.
Volevo capire come Quinton utilizzava l’acqua di mare a livello terapeutico, così studiai e scoprì la straordinaria vita di quest’uomo che salvò la vita di moltissime persone grazie al plasma marino.
Quinton utilizzava l’acqua di mare per andare a sfiammare, a nutrire a depurare l’organismo in modo rapido veloce e indolore. Somministrava il plasma marino sottopelle a bambini, soldati, persone con gravissime patologie, gravissimi livelli di nutrizione.
Il plasma marino infatti, opportunamente diluito, ha la stessa quantità e concentrazione di minerali del sangue!
Quinton mise a punto un protocollo, che poi è diventato il protocollo che oggi aziende come la nostra seguono per avere il plasma di Quinton, che prevedeva appunto la somministrazione di plasma marino come cura terapeutica.
I benefici del plasma marino
S: Io bevo il plasma marino ogni mattina per integrare magnesio e potassio ed ho sostituito gli integratori di sintesi. Ci vuoi raccontare di più del plasma marino?
Hai fatto bene Simone perché è un energizzante ed un integratore molto più efficace degli integratori di sintesi classici.
E’ stato dimostrato che i minerali disciolti nell’acqua di mare sono in forma organica, cioè la forma prevista dal funzionamento del nostro corpo.
Se beviamo l’acqua di sorgente insieme al plasma marino, abbiamo veramente un concentrato di minerali in forma organica che velocemente sono a disposizione dell’organismo che li riesce ad utilizzare subito – a differenza degli integratori di sintesi (dai quali ne assumiamo al massimo un 15-20%).
Noi accogliamo l’acqua di mare in dei punti specifici fissi dove passano le correnti oceaniche molto ricche di ossigeno e fitoplancton e preleviamo plasma marino puro, concentrato e assolutamente idoneo per l’assunzione interna.
S: Chi trae maggiore beneficio dal bere il plasma marino?
E’ utilissimo per i bambini, aiuta a creare tessuto nuovo anche a livello celebrale poiché la crescita della materia grigia è legata molto ai minerali e all’idratazione.
Quindi dare a un bambino dell’acqua minerale vera, cioè quella veramente minerale e non quella che si compra al supermercato, è di fondamentale importanza.
Anche per gli adulti ovviamente, i minerali dell’acqua di mare permettono all’organismo, non solo di essere depurato, ma di aumentare le difese immunitarie.
Per rinforzare il sistema immunitario usiamo vitamina D, vitamina C, il magnesio, lo zinco e la B12: questo cocktail di minerali permette all’organismo di avere una risposta immunitaria molto veloce e forte.
Anche per gli anziani che vanno incontro a problemi di carenze di minerali, come osteopenia e osteoporosi. Man mano che vai avanti nella vita si tende sempre a bere meno e il corpo si disidrata, quindi a maggior ragione dobbiamo creare una routine che ci permetta di bere il giusto carico di minerali.
Quanta acqua bere?
Ora veniamo alla domanda fatica dell’inizio: quanto bisogna bere?
S: Si dice che dovremmo bere circa 2 litri d’acqua al giorno e lontano dai pasti, è corretto?
Bisogna bere da 1 a 2 litri di acqua, questo è il range per un adulto.
Bisogna bere in funzione del nostro stile di vita e della nostra costituzione.
Una persona con una costituzione “acqua” è inutile che beva molto continuamente, perché fatica a trattenere liquidi.
Per la costituzione “aria”, invece, che tende alla secchezza e alla disidratazione, è importante bere, anche fino a 2 litri d’acqua calda.
Chi ha una costituzione “fuoco” deve bere con misura e acqua calda per non creare troppa umidità, da cui nascerebbero problemi di gonfiore.
In conclusione
Quindi è importante bere in base a come siamo fatti e bere una buona acqua aggiungendo buoni minerali. Questa è una regola aurea che ti aiuta proprio stare bene assolutamente.
Quindi bene dai 30 ai 40 ml di plasma marino al giorno permette all’organismo di avere a disposizione tutti i minerali che gli servono pronti all’uso.
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